mercoledì 1 luglio 2009

Lettera # 11 "La tomba di Gesù"




Ai giorni nostri, siamo soliti commemorare i nostri cari defunti, erigendo loro delle tombe e delle lapidi commemorative. Non solo, c'è anche chi si spinge per vedere tombe o reliquie di personaggi particolari o dei cosiddetti 'santi'. Chi si reca per centinaia di chilometri per vedere una tomba, di un santo particolare, oppure per vedere le sue 'reliquie' esposte al pubblico. Se tutto ciò da un lato può apparire umano, soprattutto nei confronti delle tombe dei propri cari, mina quello che è il concetto fondamentale che pervade tutto il Cristianesimo, ovvero la risurrezione di Cristo.


L'essenza stessa del cristianesimo è infatti non tanto la morte sulla croce di Cristo, quanto piuttosto la sua risurrezione dai morti.


Ricordiamoci che Cristo ha sconfitto la morte - e con la stessa sua risurrezione ha reso la morte, per usare le parole di J.S. Bach, null'altro che un vuoto simulacro.


Gesù ci ha lasciato una tomba vuota!! Non ci ha lasciato un posto per poterlo piangere, un posto con le sue reliquie da potere conservare e adorare, è risorto con un corpo nuovo e perfetto. Questo è anche il destino che attende anche tutti noi.


Non abbiamo bisogno di andare qui e li per vedere e adorare delle reliquie, anche perché ogniqualvolta lo facciamo sconfiniamo nell'idolatria, nella creduloneria. Idolatria non soltanto perchè si venerano delle spoglie mortali, ma con questo si venera anche la morte dimenticandoci che la vera essenza del cristianesimo è la risurrezione e la vittoria sulla morte!!

Ricordiamocelo ogni volta che guardiamo il crocefisso, dove Gesù da secoli rimane agonizzante e inchiodato alla croce, gridiamo dentro di noi 'ma è risorto' !!! Non è più su quella croce, ora sta alla destra del Padre e ci attende tutti. Non ci serve piu l'immagine di un Cristo sofferente, di un Crsito sconfitto ed umiliato. Dobbiamo credere che ora è in cielo ed intercede per tutti quanti noi, quale nostro unico mediatore e sacerdote. Certo che non bisogna dimenticare la sua sofferenza e la sua tragica morte riservata ai piu infimi peccatori, ma ricordiamoci sempre che qui è la vita che ha trionfato sulla morte, e non il contrario!


Poco ci importa delle nostre spoglie mortali, ne tanto meno di quelle dei 'santi', concentriamoci sulla nostra rinascita spirituale mentre siamo in vita e abbiamo certezza della risurrezione nel mondo a venire.