lunedì 16 novembre 2009

Lettera #12 - Le leggi






Ogni religione, credo o comunità religiosa, stabilisce delle proprie regole e 'leggi'. Sono infatti convinti, che i loro fedeli debbano essere 'guidati' e che debbano avere delle regole fisse di comportamento, siano questi modi di comportarsi, modi di vestire, spessissimo devono seguire anche una dieta particolare. Tutte queste 'regole' e prescrizioni creano una determinata identità e creano una coesione del gruppo.
In certe religioni, la dieta poi e particolarmente regolamentata: non si possono mangiare determinati animali, che sono considerati 'impuri' - le carni ammesse poi devono ottenere determinate 'certificazioni' ad opera dei sacerdoti e in genere del clero, che voltato verso una certa direzione dice le preghiere prescritte e tramandate dalla tradizione. Costoro basano queste convinzioni su antiche iscrizioni e leggi. In certe religioni queste regole sono addirittura talmente complesse che le varie leggi vengono interpretate in maniera diversa a seconda della comunità e della personale interpretazione del 'sacerdote'.
Altre volte poi i 'saggi' e coloro che sono preposti alla interpretazione di leggi e regole, perdono ore a discutere se di Sabato sia concesso aggiungere lo zucchero al the, e se si debba farlo prima o dopo avervi versato il the; per non contravvenire all'antica usanza mosaica che proibisce di cucinare il giorno di Sabato. Secondo costoro infatti, versando del the caldo sullo zucchero, si verificherebbe un suo scioglimento che potrebbe essere assimilato alla cottura.
Altri pii seguaci religiosi, non usano elettricita di Sabato, poiche si contravviene alla legge mosaica che vieta di accendere una fiamma (o di spegnere la fiamma) di Sabato. Per lo stesso motivo ai fedeli viene proibito l'uso dell'automobile (anche per recarsi nel luogo di preghiera).
Tutti questi divieti e prescrizioni, vengono da una lettura letteralista nonche fondamentalista dei testi sacri. La loro osservanza, e minuziosa scruplosità nel loro studio e nella loro applicazione quotidiana, prendono molto tempo ai fedeli, che però sono convinti di 'obbedire' ai precetti divini.

Leggi e prescrizioni di questo tipo, mentre a suo tempo potevano avere un certo scopo - nella fattispecie - il differenziarsi dal resto dei gentili ritenuti senza Dio, oggi, alla luce anche delle Rivelazioni successive, ci appaiono del tutto obsolete nonche desuete. Insomma hanno perso ogni loro ragione di essere. E questo perche Cristo stesso ci rivelò che non esistono piu i popoli bensi un solo popolo riunito attorno a Cristo. Non quindi piu un popolo scelto o meglio prescelto da Dio, ma tutti quanti noi facciamo parte di uno stesso ed unico popolo!!

Il Cristo sulla croce, rendendo lo Spirito per i nostri peccati, ha vinto col proprio sacrificio i rigori della Legge Mosaica - aprendo una nuova era.
Non piu quindi una mera osservanza di detti principi e precetti, obblighi e divieti, imposti al popolo e codificati nei testi sacri. Tutte queste 'leggi' imposte al popolo come un pesante fardello sulla schiena, sono state per cosi dire sintetizzate nel Comandamento supremo, che non soltanto racchiude, bensi va oltre i vecchi precetti, quello dell' amore per il prossimo.
Potrà sembrare banale, ovvio, ma se ci fosse veramente amore fraterno sulla terra, non avremmo una buona parte dei problemi.
Tornando però sul discorso delle leggi, è vero che un vero cristiano è libero, non soltanto per il libero arbitrio, è libero anche dalla legge scritta e codificata. Ciò non vuole dire assolutamente che un vero cristiano non abbia oppure non obbedisca a delle Leggi, ma è del tutto diverso il modo in cui si accosta a queste.
Una persona molto religiosa, basa la sua fede sui Testi Sacri, che sono per lui una guida e una sicurezza - osserva scrupolosamente ogni regola e precetto - anche queste gli danno sicurezza, sa di essere nel 'giusto' perche è obbediente. Insomma non fa le cose perchè ritiene che vadano fatte, ma perche sono scritte!!
Una persona ri-nata in Cristo, invece, ha la legge impressa nel proprio cuore, non piu incisa in tavole di pietra, scritta su carta, tramandata per via orale. Non ne ha piu bisogno!!
Un vero cristiano non vive 'senza legge' ma, avendo questa impressa nel proprio cuore, la osserva non perche gli viene imposta dall'esterno bensi perche gli è propria. Un vero cristiano non uccide perche c'è un comandamento che vieta di uccidere, bensi perchè avendo la legge dell'amore e della compassione impressa nel cuore, non compie quell'atto a prescindere che ci sia un comandamento esplicito o neno!! E questa la vera rivoluzione!
Un religioso, segue in modo acritico dei precetti, delle prescrizioni, è schiavo della lettera!! Non compie determinate azioni soltanto perche queste gli vengono esplicitamente vietate! Questo li porta spesso ad avere una visione legalistica della fede, che si esprime non nella libertà e nella gioia di fare il bene in modo spontaneo, bensi di uniformarsi ad un complesso di leggi.
Il limite grosso che si nasconde sotto questo tipo di religiosità, è quello di non riuscire piu a pensare con la propria testa, di essere un mero esecutore, quasi uno schiavo di questa 'legge' che sovrasta ogni aspetto della propria vita!
Persone del genere, si spingono a volte a compiere delle efferatezze, e si sentono con la coscienza a posto perche non c'era una legge specifica che vietava loro di fare questa o quella determinata azione!! Ecco quale è il pericolo insito nel legalismo religioso!!
Per questo noi siamo liberi, di accettare o meno, e in quanto liberi compiamo il bene in modo spontaneo e disinteressato!! Per questo l'antica legge mosaica è stata compiuta - perche, liberi di scegliere il bene, siamo anche liberi di farlo in modo disinteressato cosi come in modo disinteressato e per la nostra salvezza Cristo Gesu è morto per i nostri peccati.
Non facciamo quindi come tanti religiosi che, convinti di avere e perseverare la legge, compiono poi atti immorali o scellerati, ma, dato che rispettano il precetto sabbatico, ad esempio, si ritengono perfettamente ubbidienti.

Ogni cristiano vero, nella propria coscienza, e nella sua conoscenza del vero, sa gia cosa sia giusto e cosa sbagliato, a prescindere se le sue sacre scritture condannano oppure no un certo atto.

giovedì 24 settembre 2009

Matteo 15:11


"Non quello che entra nella bocca contamina l'uomo; ma e quello che esce dalla bocca, che contamina l'uomo."

sabato 19 settembre 2009

Puoi essere qualunque cosa


L'idea che Dio ha della grandezza e abbastanza diversa da quella che ha il mondo. Anzi, Lui e uno specialista nell'usare persone che sembrano avere tutte le carte in regola per fallire; eppure grazie alla miracolosa potenza e grazia di Dio esse diventano dei fari luminosi per gli altri. Dio rende grandi solamente le persone piccole, per mostrare la sua grandezza (1 Corinti 1,26-29).

Abbi il coraggio di confidare in lui invece che in te stesso, e dai a Lui ogni merito quando compie il miracolo, ciò che tu non saresti in grado di fare. Se credi in Dio, tutto e possibile, perché Lui crea tutto dal nulla. Dio e come il cerchio che circonda il nulla e gli da forma. Con Dio attorno a te

giovedì 17 settembre 2009

Non arrenderti


A volte le sfide che Dio ti fa affrontare possono apparire insormontabili, ma non ci sono impossibilita per gli uomini e le donne di fede. Perciò che aspetti? Incomincia ad arrampicarti! Può essere una dura salita, ma la vista dalla vetta ne vale la pena - ed ogni passo per arrivarci! Tieni gli occhi e il pensiero fissi sulla meta che presto raggiungerai e sulla vista che presto ammirerai se continuerai a lottare, scalare e vincere - senza arrenderti.




-D.B.Berg

martedì 15 settembre 2009

Isaia 55,8-9


Al diavolo il perbenismo! Dio di solito opera in maniera inaspettata, inappropriata, anticonformista, contraria alle tradizioni, alle regole e alle cerimonie, insomma all'aspettativa naturale dell'uomo! 'I miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie, dice il Signore. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre, i miei pensieri i vostri pensieri!"

venerdì 11 settembre 2009

2 Corinti 3:6


Egli ci ha anche resi idonei a essere ministri di un nuovo patto, non di lettera, ma di Spirito; perché la lettera uccide, ma lo Spirito vivifica.

mercoledì 1 luglio 2009

Lettera # 11 "La tomba di Gesù"




Ai giorni nostri, siamo soliti commemorare i nostri cari defunti, erigendo loro delle tombe e delle lapidi commemorative. Non solo, c'è anche chi si spinge per vedere tombe o reliquie di personaggi particolari o dei cosiddetti 'santi'. Chi si reca per centinaia di chilometri per vedere una tomba, di un santo particolare, oppure per vedere le sue 'reliquie' esposte al pubblico. Se tutto ciò da un lato può apparire umano, soprattutto nei confronti delle tombe dei propri cari, mina quello che è il concetto fondamentale che pervade tutto il Cristianesimo, ovvero la risurrezione di Cristo.


L'essenza stessa del cristianesimo è infatti non tanto la morte sulla croce di Cristo, quanto piuttosto la sua risurrezione dai morti.


Ricordiamoci che Cristo ha sconfitto la morte - e con la stessa sua risurrezione ha reso la morte, per usare le parole di J.S. Bach, null'altro che un vuoto simulacro.


Gesù ci ha lasciato una tomba vuota!! Non ci ha lasciato un posto per poterlo piangere, un posto con le sue reliquie da potere conservare e adorare, è risorto con un corpo nuovo e perfetto. Questo è anche il destino che attende anche tutti noi.


Non abbiamo bisogno di andare qui e li per vedere e adorare delle reliquie, anche perché ogniqualvolta lo facciamo sconfiniamo nell'idolatria, nella creduloneria. Idolatria non soltanto perchè si venerano delle spoglie mortali, ma con questo si venera anche la morte dimenticandoci che la vera essenza del cristianesimo è la risurrezione e la vittoria sulla morte!!

Ricordiamocelo ogni volta che guardiamo il crocefisso, dove Gesù da secoli rimane agonizzante e inchiodato alla croce, gridiamo dentro di noi 'ma è risorto' !!! Non è più su quella croce, ora sta alla destra del Padre e ci attende tutti. Non ci serve piu l'immagine di un Cristo sofferente, di un Crsito sconfitto ed umiliato. Dobbiamo credere che ora è in cielo ed intercede per tutti quanti noi, quale nostro unico mediatore e sacerdote. Certo che non bisogna dimenticare la sua sofferenza e la sua tragica morte riservata ai piu infimi peccatori, ma ricordiamoci sempre che qui è la vita che ha trionfato sulla morte, e non il contrario!


Poco ci importa delle nostre spoglie mortali, ne tanto meno di quelle dei 'santi', concentriamoci sulla nostra rinascita spirituale mentre siamo in vita e abbiamo certezza della risurrezione nel mondo a venire.

venerdì 26 giugno 2009

Lettera # 10 'La fine dei sacrifici e l'inizio di una nuova era'


Vi era, in un remoto villaggio della Siberia, il caso di un bambino, abbandonato a se stesso dai suoi genitori. La madre, alcolista, non si occupava del figlio e lascio la famiglia. Dopo un po' di tempo se ne andò pure il padre. Nessun parente si fece carico del figlio, di cui non sapeva nulla quasi nessuno. Il bambino rimase da solo col cane, col tempo inizio a mangiare come il cane, a camminare a 4 zampe come faceva il cane, a ringhiare, mordere ed abbaiare come faceva il cane. Non sapeva ovviamente parlare. Col tempo ci si accorse della sua esistenza, e degli assistenti sociali sono venuti a cercarlo. Quando arrivarono alla capanna, sia il cane sia il bambino ringhiavano ed era pericoloso per gli assistenti sociali avvicinarsi.

Sono comunque riusciti a prendere il bambino, che avrà avuto 3 o 4 anni, per portarlo in un orfanotrofio. Col tempo il bambino imparò ovviamente a parlare, a camminare eretto a due gambe, a mangiare ed a comportarsi come un bambino normale.

Non eravamo anche noi cosi come quel bambino all'inizio? Prima della venuta di Cristo? Obbligati a seguire centinaia di leggi e precetti, di cui spesso non capivamo neppure il motivo? Costretti a fare sacrifici di animali, e rispettare tante altre norme seguendo le Legge, o meglio le varie Leggi che si dovevano seguire? Pensate a tutti i ritualismi, a tutte le pratiche, anche alimentari.

Ma neppure questo bastava per avvicinarci a Dio, era troppo complicato seguire tutte queste regole, anzi, spesso ci si concentrava più su quello che sull'essenziale! Inoltre c'era il grande pericolo di potere dire che la salvezza ce la siamo guadagnata cosa che non poteva essere vera.

Cosi Dio Padre mandò il suo unigenito Figlio, sulla terra, per immolarlo sulla croce, per compiere quell'ultimo sacrificio che avrebbe posto la fine a tutti gli altri sacrifici successivi. Quale altro sacrificio poteva essere più grande? Non piu un capro innocente, caricato con tutti i peccati del popolo ed immolato per placare l'ira di Dio!! Non un capro, bensi il Figlio Unigenito di Dio stesso, caricato di tutti nostri peccati - presenti e futuri - per donarci la salvezza!

Basta sacrifici, basta leggi, basta rituali - Cristo ci ha liberati da tutto ciò, e gratuitamente!

Non siamo più obbligati a rispettare queste vecchie leggi e norme Mosaiche, siamo stati ripuliti dal sangue espiatorio del Cristo, per potere accedere gratuitamente alla vita eterna. Una sola Legge dobbiamo rispettare, che include in sè tutte le leggi precedenti, la Legge dell'Amore, la legge dell'amore che ci permette di fare il bene spontaneamente e con la nostra libera scelta, in modo gratuito.

Siamo fedeli adulti, ripuliti quando accettiamo e non minimizziamo il sacrificio del Cristo sulla croce, sapendo che basta credere ed affidarsi completamente a lui, per essere giustificati.

Ora camminiamo a testa alta, felici e sicuri della nostra salvezza!!

giovedì 4 giugno 2009

Sempre e in eterno


Io riverso il mio amore sempre, in continuazione: esso scorre sempre libero ed abbondante, ma come tu percepisci questo amore nella tua vita dipende dalla tua fede, da quanto lo cerchi e da quanto lo riconosci negli innumerevoli modi in cui lo cerchi e da quanto lo riconosci negli innumerevoli modi in cui lo manifesto ogni giorno. Che tu lo veda, lo senta e lo riconosca, oppure no, non cambia il fatto che il mio amore e' costante e abbondante e incondizionato.

Non puoi darti da fare per averlo o esserne degno, perché il mio amore e' gratuito, e' un dono! Ti amo perché ti amo. Non smetterò mai di amarti e il mio amore non si esaurirà mai, sarà sempre perfetto e abbondante.

venerdì 29 maggio 2009

Lettera #9 'Porgi l'altra guancia'


Nel Vangelo di Luca compaiono le famose parole di Gesù, quelle in cui ci viene detto di amare i nostri nemici, di pregare per loro ed infine, il verso più famoso e quello più spesso citato in cui Gesù disse di porgere l'altra guancia.


Pochi si rendono conto della portata rivoluzionaria di queste parole! Nella tradizione giudaica e nella Legge Mosaica, vigeva la legge dell' 'occhio per occhio e dente per dente' cioè vale a dire se qualcuno ti ha dato uno schiaffo, tu glielo dovresti restituire. Ovvero per ogni infrazione o delitto doveva essere applicata una giusta ed equa punizione. A tutt'oggi un ebreo direbbe che questa frase non appartiene al giudaismo, questo infatti direbbe: 'hai ricevuto uno schiaffo? non porgere l'altra guancia ma restituisci lo'.


Gesù ed il cristianesimo scardina completamente questa legge e questo modo di vedere, con le famose parole di Gesù 'porgi l'altra guancia' non si intende tanto porgere letteralmente l'altra guancia e pregare per un altro colpo, quanto, piuttosto, si richiede di desistere dalla voglia di vendetta, ovvero, qualcuno ti ha dato uno schiaffo? Non vendicarti, perdonalo e prega per lui e perché capisca che ha sbagliato. E proprio qui che sta la portata rivoluzionaria del messaggio, perdona, non vendicarti, ama il tuo prossimo soprattutto se nemico e prega per lui! E proprio questo l'amore incondizionato tipico del cristianesimo, la carita, la compassione. La stessa che porto il Figlio di Dio a morire sulla croce per i nostri peccati perché noi fossimo redenti!


Seguire le sue orme vuole dire anche questo, amare di un amore incondizionato anche coloro che di certo non amano noi, che magari ci fanno del male, magari perché hanno bisogno di più amore che non hanno avuto abbastanza.

domenica 29 marzo 2009

Ciò che Dio ha promesso.


Dio non ha promesso cieli sempre azzurri e sentieri coperti di fiori, ogni giorno della vita. Dio non ha promesso sole senza pioggia, gioia senza dolore, pace senza sofferenza.


Dio non ha promesso che non avremmo conosciuto fatica e tentazione, dolore e disgrazia. Dio non ha detto che non avremmo dovuto sopportare molti pesi, e molte preoccupazioni.


Dio non ha promesso strade ampie e spianate, un viaggio facile e veloce senza bisogno di una guida; mai una montagna, rocciosa o ripida, mai un fiume torbido e profondo:


Ma Dio ha promesso forza per il giorno, riposo dopo la fatica, luce sul nostro cammino, grazia per le prove, soccorso dall'alto, comprensione inesauribile, amore eterno.


Annie Johnson Flint

venerdì 20 marzo 2009

Ottimismo



  • Un ottimista vede un opportunità in ogni calamità; un pessimista vede una calamità in ogni opportunità. - Sir Winston Churchill

  • Ci soso sempre fiori, per chi li vuole vederli. - Henri Matisse

  • Quando ci accorgiamo che ogni cosa ha due lati, cerchiamo di guardare solo quello piu luminoso. - Mahatma Gandhi

  • Se non riesci ad avere tutte le cose che vuoi, pensa alle cose che non hai e che non vorresti avere. - Oscar Wilde

  • La porta della felicità si apre verso l'esterno. - Soeren Kierkegaard

sabato 7 febbraio 2009

Le Risposte di Dio


Tu dici: è impossibile







  • Dio dice: Per me ogni cosa è possibile (Mat. 19,26)


Tu dici: sono stanco







  • Dio dice: Io ti daro riposo (Mat. 11,28-30)


Tu dici: Nessuno mi ama davvero





  • Dio dice: Io ti amo (Giov. 3,16 e 13,34)


Tu dici: Non capisco piu niente





  • Dio dice: Indirizzerò i tuoi passi (Prov. 3,5-6)


Tu dici: Non ne vale la pena





  • Dio dice: Ne varrà la pena (Rom. 8,18)


Tu dici: Non riesco a farlo





  • Dio dice: Non è necessario che lo faccia tu. Ci penso Io. (2 Cron. 20,17)


Tu dici: Non posso perdonarmi





  • Dio dice: Io ti perdono (1 Giov. 1,9 e Rom. 8,1)


Tu dici: Non riesco ad andare avanti





  • Dio dice: Supplirò ad ogni tuo bisogno (Filip. 4,19)


Tu dici: Non sono capace





  • Dio dice: Col mio aiuto puoi farlo. (Filip. 4,13 e 2 Cor. 3,5)