sabato 17 maggio 2008

Lettera # 6 - Una dichiarazione di Amore.


Come ho già scritto le volte precedenti, l'Amore dovrebbe essere la nostra unica Legge, l'amore visto anche come compassione vero il nostro prossimo.



Se tutti noi ubbidissimo a questa legge, molti dei problemi del mondo non esisterebbero, le guerre, la fame, la miseria, sono spesso causate dalla mancanza di amore e compassione verso il nostro prossimo.



C'è un comandamento che dice: 'Ama Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutto te stesso, e con tutta la tua anima; ama il prossimo tuo come te stesso'. Perché prima 'ama Dio tuo'? Perché è soltanto facendo riferimento a lui, quale il nostro unico e comune Padre celeste, che possiamo amare anche il nostro prossimo.
Tuttavia l'Amore, per essere visibile, ha bisogno di azioni concrete, non basta infatti dire a parole che si ama qualcuno, ma bisogna anche tradurlo in fatti e opere, perchè divenga tangibile.
C'è quindi una netta differenza tra la compassione e il provare semplicemente pena per qualcuno. Il vero Amore è soprattutto compassione, libera e disinteressata - cosi come è l'Amore e la compassione che prova per noi il nostro Padre Celeste.
Tuttavia, la manifestazione più elevata del nostro amore non è la mera condivisione dei nostri beni materiali; Gesù stesso in vita non ebbe nulla di materiale da offrire e da spartire con gli uomini, ma cosa lo rese quello che è stato e quello che è tutt'ora?? L'avere dato la sua vita per la nostra salvezza !! Quale dono poteva essere simile a questo? Infatti sta scritto che non c'è amore più grande che dare la propria vita per un amico. Cosi ritengo che donare tutti noi stessi e condividere la nostra vita con loro - sia il fine a cui dobbiamo tendere, per avere vera compassione dei nostri fratelli.
Anche se tutte le cose temporali (materiali) di questo mondo, possono soddisfare il nostro corpo, e le sue esigenze materiali, cosi come l'amore e l'affetto nei nostri cuori, soltanto l'Amore di Dio può soddisfare appieno il nostro Spirito, soltanto vivendo in comunione con lo Spirito di Dio, proveremmo una vera pace, armonia e conforto. E questa pace soltanto lo Spirito di Dio ce la potrà dare, basta soltanto affidarsi a questo Spirito, aprendo il proprio cuore a Gesù!!

sabato 3 maggio 2008

Lettera # 5 - Perchè cercate i vivi tra i morti? E risorto!!




Naturalmente stiamo parlando di Gesù Cristo, il figlio di Dio, che si è sacrificato sulla croce per i nostri peccati.


Tutta la missione terrena di Gesù, come pure tutti i suoi miracoli e insegnamenti, non sono stati nulla in confronto alla sua resurrezione !! Se infatti Gesù non fosse risorto, il cristianesimo stesso non sarebbe mai nato !! Gesù non sarebbe stato altro che un buon predicatore, un maestro, un mentore, ma non un Figlio di Dio che mediante il suo sacrificio ci ha liberati dalla schiavitù del peccato e dalla morte !! Cristo, morendo sulla croce ci ha liberati, riscattati, mediante il suo sangue, sangue non più di animali, non più di capretti, montoni, cervi o cerbiattoli, bensì col sangue del Primogenito di Dio!!


Che grande gloria che abbiamo ricevuto!! La sua risurrezione è il fulcro stesso della cristianità, poiché Cristo ha sconfitto non solo la morte spirituale, ma anche quella fisica risorgendo dopo tre giorni col suo corpo!! E sappiamo che la stessa cosa accadrà a noi, mediante il sacrificio espiatorio e il sangue del Cristo Gesù. Anche noi, un giorno, risorgeremo dai morti, si apriranno i nostri sepolcri, la nostra carne si ricomporrà e splenderà come in vita.

Molte persone oggi tendono a rammentare sempre la sofferenza del Cristo sulla croce, e tendono a rappresentarla in ogni occasione, esponendone il simbolo in ogni luogo pubblico, ma perché concentrarsi sulle sofferenze del Cristo sulla croce e sulla immagine del Cristo morto, quando poi questo è risorto ??
E la risurrezione di Gesù il fulcro del cristianesimo e della nostra fede, il Figlio di Dio ha si sofferto per i nostri peccati, ma è ancora più importante che sia poi anche risorto, destino che ci attende tutti quanti!!
Se Gesù non fosse risorto, infatti, sarebbe passato alla storia come un qualunque maestro, mentore, o persino anche profeta, ma non il messia morto per noi per fare in modo che avessimo la vita eterna.
Perché quindi non ricordarlo risorto ?? Assumere il simbolo della croce non tanto come sofferenza bensì come la vittoria sul peccato e sulla morte!! Non è più bello un messaggio che prospetta la vita, la vittoria, invece che una immagine che ci riporta sempre alle sofferenze e alle tribolazioni?? Certo, nella nostra vita ci sono le prove, le sofferenze, spesso perché noi ne possiamo trarre insegnamento e per fortificarci nello spirito - ma sappiamo che un giorno si porrà la fine a tutte le nostre sofferenze e tribolazioni e potremmo vivere in pienezza e nella verità.